La storia degli stabilimenti Crespi di Nembro ha origine comune con quelli (più noti) di Crespi d'Adda, grazie all'energica spinta imprenditoriale della famiglia Crespi di Busto Arsizio. Tuttavia - ci racconta l'autore Giampiero Valoti fin dalle prime battute di questo libro - alla morte del capostipite Antonio, i due fratelli Cristoforo Benigno (fondatore di Crespi d'Adda) e Benigno (fondatore della fabbrica di Nembro) entrarono in contrasto, finendo per separarsi e non parlarsi mai più.
Da qui inizia la vicenda, assolutamente peculiare, del cotonificio Crespi & Co. di Nembro, che l'autore ci narra sia attraverso l'analisi delle condizioni di vita degli operai e degli impiegati, sia tratteggiando le figure dei "padroni", a partire da Benigno Crespi e sua moglie Giulia Morbi; da qui l'inserimento del volume nella collana "I Protagonisti" edita dalla Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo.
La trattazione prosegue a descrivere la crescita dell'importanza dei Crespi a Nembro durante il primo Novecento, grazie alla creazione di un'azienda elettrica per garantire l'alimentazione degli stabilimenti e di un asilo infantile comunale; si passa poi agli anni delle guerre mondiali, con particolare riferimento alle trasformazioni che furono necessarie per adattarsi alle difficoltà del periodo; si arriva infine al doloroso momento dei licenziamenti degli anni '50, al declino e al passaggio di proprietà alla Manifattura di Legnano nel 1972. Il libro non si interrompe qui, però, scegliendo di dedicare un ultimo capitolo al "dopo Crespi", fino alla definitiva chiusura degli stabilimenti nel 2009, dopo cinque anni di cassa integrazione, proteste dei dipendenti e irrealizzabili speranze di rilancio.
Cuore del volume è il rapporto tra la fabbrica e i suoi lavoratori, tra la grande famiglia industriale e il paese, con un costante scambio in ambo le direzioni, che dà forma tanto ai luoghi quanto alle persone che fecero la storia della Crespi & C. di Nembro.