Archivio storico
Comune di Villa d’Adda (Bg)
Conservatore:
Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Produttore fondo: Comune di Villa d’Adda
Le prime testimonianze scritte di Villa d'Adda risalgono all'alto medioevo: nell'anno 856 è citato per la prima volta il toponimo di Villa d’Adda, mentre in una pergamena del marzo 941 viene attestata la presenza di un “castrum”.
Nel 1193 il comune di Bergamo concede a Villa d’Adda la condizione di Borgo Franco, equipara i suoi abitanti a quelli della città e li beneficia delle rendite di un mercato settimanale.
Dagli statuti di Bergamo del 1331 risulta far capo alla “facta” di Porta Sant’Alessandro e viene indicato con la denominazione di Villa (Ripe) Adue.
Alla stregua di molti comuni limitrofi, i secoli XIV e XV vedono Villa d'Adda al centro di lotte tra Guelfi e Ghibellini, fino all’avvento della Repubblica di Venezia nel 1428 che porta un’epoca di relativa stabilità. Sempre in età veneta viene inserito nella Quadra dell’Isola, e l’amministrazione viene affidata ad un console e due sindaci.
La comunità è vivamente partecipe alle inquietudini religiose del XV secolo, con il tentativo di insediare nel 1523 i Terziari Francescani e con la costituzione della chiesa di San Giovanni, cui si doveva associare un ospedale.
A fine Cinquecento il comune possedeva oltre cento pertiche di beni comunali goduti dalla comunità. A quella data contava 144 fuochi e 688 abitanti.
Nel maggio 1749 il capitano di Bergamo Alvise Contarini II emana dei “Capitoli” con i quali vengono modificati alcuni meccanismi amministrativi: stabiliscono, fra l’altro, che ogni mese di dicembre si debba eleggere due calcolatori incaricati di rivedere, senza salario, i conti degli amministratori uscenti.
Inoltre, si ordina che la carica di console e quella di tesoriere, al quale era demandata l’amministrazione finanziaria del comune, siano date all’incanto (capitoli di Villa d’Adda 1749).
A fine Settecento conta 2000 abitanti ed è sede di un importante chiesa presbiterale, indipendente da altre plebanie e che ospita il vicario foraneo; l'attività principale è l'agricoltura, in modo particolare la coltivazione di biade, gelsi e viti.
Inserito nel cantone di Ponte San Pietro nell’aprile 1797 (legge 17 aprile 1797), viene collocato nel distretto XVII della Sonna nel marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI a), mentre passa nel distretto IV della Sonna nel settembre successivo (legge 5 vendemmiale anno VII). Nel maggio 1801 è posto nel distretto I di Bergamo (legge 23 fiorile anno IX), successivamente nel distretto XIV della Sonna nel giugno 1804 (piano 27 giugno 1804) e in seguito nel cantone VII di Caprino del distretto I di Bergamo (decreto 8 giugno 1805 a).
Nell’aprile 1812 aggrega il comune di Carvico, ma dopo solo 4 anni riacquista la propria autonomia.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Bergamo, in base al compartimento territoriale del regno lombardo-veneto, viene dapprima collocato nel distretto V di Ponte San Pietro (notificazione 12 febbraio 1816); in seguito è spostato nel distretto VII di Caprino con decreto 21 ottobre 1816 (Variazioni compartimento provincia di Bergamo, 1816-1835; Variazioni compartimento provincia di Bergamo, 1816-1838). Confermato nel medesimo distretto in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844), nel 1853 è inserito nel distretto IX (notificazione 23 giugno 1853); a quella data è comune con consiglio comunale, senza ufficio proprio, di 2107 abitanti.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Villa d’Adda con 2.241 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, è incluso nel mandamento IX di Caprino, circondario I di Bergamo, provincia di Bergamo. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune ha una popolazione residente di 2.372 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune viene amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Gli inizi del nuovo secolo portano significative novità nel paese: viene installato un ufficio telegrafico presso la sede comunale, si conducono indagini e ricerche al fine di dotare il comune di acqua potabile e illuminazione elettrica, viene istituita la caserma dei Carabinieri e si attiva un impianto telefonico.
Il 31 dicembre 1920 il Consiglio comunale delibera di trasferire la sede municipale "nella più opportuna e decorata casa sita nella centrale via Borgo" di proprietà della locale Congregazione di carità, e di sistemare la vecchia sede per installarvi tre nuove aule scolastiche.
Nel 1924 il comune risulta incluso nel circondario di Bergamo della provincia di Bergamo.
Durante il sec. XX, in seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune viene amministrato da un podestà; dal 1946 ritorna alla consueta forma di amministrazione tramite sindaco, giunta e consiglio.
Al 1971 la popolazione residente nel comune è di 2.873 abitanti.
Consistenza: 80 metri lineari
Tipologia: inventario analitico
Estremi cronologici della documentazione: 1805-1985
Contenuto:
Il complesso archivistico di Villa d'Adda è formato dalla documentazione prodotta dal comune di Villa d'Adda dagli inizi del secolo XIX fino all'anno 1975, cesura individuata come termine dell'archivio storico.
L'intero corpus documentario è stato organizzato in quattro sezioni: la prima, che raccoglie le carte più antiche, è stata denominata "Struttura ottocentesca"; per questa partizione è stato elaborato un titolario ad hoc ricavato dalle segnature trovate sulle carte e consta di 20 buste e 348 fascicoli ripartiti nei seguenti titoli:
La seconda e la terza sezione racchiudono il carteggio della sezione Astengo dal 1892 al 1975; le carte sono state classificate secondo i titoli della Circolare ministeriale del 1897 e organizzate per serie aperte fino al 1949 e per serie chiuse dal 1950 al 1975.
Sono state infine individuate serie omogenee di atti che, per la loro natura seriale, sono state riordinate nella sezione delle Serie particolari; nello specifico si tratta dei verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale, della Giunta municipale e del podestà, del conto consuntivo, dei registri delle deliberazioni della Commissione elettorale comunale, delle liste di leva e dei ruoli matricolari dei militari, dei registri di Stato civile e anagrafe e dei protocolli.
Il fondo archivistico del Comune di Villa d’Adda comprende anche i seguenti aggregati:
- Asilo infantile Tranquilla Frigerio di Villa d’Adda
- ENAOLI - Ente nazionale di assistenza agli orfani dei lavoratori italiani di Villa d'Adda
- Ente comunale di assistenza già Congregazione di carità di Villa d'Adda
- Istituto San Giuseppe di Villa d'Adda
- Legato Pio Locatelli di Villa d'Adda
- Ufficio del Giudice conciliatore di Villa d'Adda
Relazione e revisione: Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Inventario: