Archivio Storico
Cotonificio Honegger di Albino
Conservatore:
Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Produttore fondo: Cotonificio Honegger
La società in nome collettivo Spoerry e Comp. inizia l'attività di filatura e tessitura meccanica di cotone il 31 gennaio 1878, iscrivendosi al Registro generale delle notificazioni dei commercianti e negozianti arti e commercio della regia città e provincia di Bergamo il 4 maggio dello stesso anno.
La sede legale è ad Albino e nella stessa località, lungo il fiume Serio, si trova lo stabilimento dotato di 12.000 fusi e 300 telai mossi da forza motrice idraulica di 500 cavalli, con locali riscaldati da una caldaia di tipo cilindrico-orizzontale di fabbricazione svizzera di 30 cavalli vapore.
Della società fanno parte Alberto e Roberto Spoerry, figli del fu Gaspare, Gaspare Spoerry e Alberto Hurlimann, tutti originari di Barentschiveil, nel Cantone di Zurigo, Giacomo Wirt di Bauma e Roberto Keller di Wald, sempre del Cantone di Zurigo. Rappresentante legale della dittà è Alberto Spoerry, mentre la direzione è affidata congiuntamente a Keller, Hurliann e Roberto Spoerry.
Il Registro generale non riporta la data di cessazione della società, ma allo scadere della stessa, la cui durata era prevista fino al 30 giugno 1885, la Spoerry e Comp. “cambiava compagine azionaria: la ditta Gaspare Spoerry e Hurlimann accettava come nuovo socio l'industriale cotoniero Giovanni Honegger (…), mentre venivano liquidati Roberto Spoerry, Wirth e Roberto Keller. (…)". Nel 1893 l'azienda poteva contare su 12.000 fusi e 500 telai meccanici; la filatura impiegava 259 lavoratori (12 uomini, 65 donne, 74 ragazzi) mentre la tessitura 421 (43 uomini, 316 donne, 61 ragazzi). La nuova ditta prende il nome di Honegger Spoerry e C. e viene nominato direttore Giovanni Knusly, uno dei promotori dell’Associazione fra gli industriali cotonieri e borsa cotoni, sorta a Milano tra novembre e dicembre 1893.
Le evoluzioni in campo scientifico di fine Ottocento rendono possibile l'avvio dell'elettrificazione dello stabilimento: gli Honegger si dotano di quattro centrali elettriche, una in fabbrica, due a Albino e Desenzano e una a Comenduno.
Verso la fine del secolo avvengono inoltre altri importanti cambiamenti: i due soci iniziali Gaspare Spoerry e Alberto Hurlimann, che hanno contributo per vent’anni allo sviluppo dell’azienda, lasciano Albino e al posto loro arrivano i fratelli Oscar e Ernesto Honegger. Nel gennaio 1902 la ragione sociale muta di nuovo in Honegger & C.
Rimasti soci solo Oscar e Ernesto Honegger, nel dicembre 1911 i due modificano lo statuto sociale dell’azienda per impedire che persone estranee alla famiglia potessero entrare a far parte della società che in quegli anni vanta una florida attività grazie anche all’impegno dei figli Emilia, Alfredo e Ernesto Junior, che continuano a far prosperare il Cotonificio.
Risale a questo periodo il primo sciopero delle cotoniere dell'Honegger (1916), a cui ne fa seguito un altro nel maggio 1931, quando seicento operaie scioperano sia per ottenere l’istituzione di turni che garantiscano lavoro a tutte, sia per protestare contro la riduzione dei salari e il licenziamento di una collega. Dopo l’intervento della forza pubblica e l’arresto di alcune manifestanti, altre duecento operaie del vicino Cotonificio Albini decidono di scioperare in segno di solidarietà. Malgrado ciò, una volta ristabilita la normalità, il licenziamento e il salario ridotto vengono comunque confermati.
Dal 9 aprile 1932 la sede legale viene trasferita da Milano ad Albino.
Dopo la battuta d'arresto inflitta alla produzione dalla Seconda Guerra Mondiale, gli anni Cinquanta coincidono con l'ultima grande fase di espansione del Cotonificio, quando gli Honegger acquisiscono le terre e le cascine di Piazzo. In quegli anni in azienda si contano circa 1800 dipendenti.
La crisi generale che colpisce il settore tessile negli anni Sessanta non risparmia nemmeno l'Honegger che infatti nel 1965 si vede costretta al licenziamento collettivo di circa 200 operai, di cui 155 donne e 45 uomini, a causa della "carenza di ordini, specie nella categoria di tessuti di grande produzione di massa, data la importazione di forti quantitativi dall'estero, con la conseguente eliminazione del macchinario vecchio adibitovi, non più idoneo alla produzione di qualità che ci viene richiesta oggi dalla nostra clientela".
Già nel decennio successivo tuttavia l'azienda si rialza e nel 1971 l'Honegger, con 765 dipendenti, è la quinta maggior realtà tessile orobica per numero di addetti.
Il 1992 vede i fondatori uscire di scena dopo oltre un secolo di storia: la famiglia Zambaiti acquista il Cotonificio, che a quella data contava 408 lavoratori, e avvia una politica di espansione che in pochi anni porterà all'acquisizione della Tessitura Texmantova nel 1996 e del 50% della Asmara Textiles Factory in Eritrea nel 2004.
Nell'anno successivo Pietro Zambaiti, presidente del Cotonificio Honegger, sigla un accordo di joint-venture con un importante gruppo tessile indiano quotato in Borsa e apre uno stabilimento in India, il Raymond Zambaiti Private Limited, con l'intento di radicarsi nel mercato asiatico e rafforzare la sua posizione in Europa.
I piani di Zambaiti tuttavia falliscono, complice anche una nuova generale crisi del settore tessile, tanto che contestualmente all'apertura dello stabilimento in India, nel 2006 viene chiuso il reparto di filatura ad Albino; nel 2008 inoltre vengono annunciati 240 esuberi su un totale di 453 dipendenti e di conseguenza in azienda avviene una riorganizzazione della produzione che prevede l’abbandono di prodotti legati all’abbigliamento femminile per concentrarsi sul tessuto di alta qualità per camicie.
La situazione precipita nel 2012: il 19 ottobre viene annunciata la cassa integrazione e i dipendenti proclamano immediatamente un’agitazione, a cui fanno seguito nei mesi successivi proteste, presidi, incontri e mobilitazione su tutto il territorio da parte dei sindacati di categoria a sostegno dei 358 lavoratori del Cotonificio.
Con la chiusura dell'Honegger "si chiude anche un’epoca, un modo di vivere, un modo di lavorare, una cultura del lavoro che non esiste più".
Consistenza: 66 metri lineari
Tipologia: inventario analitico
Estremi cronologici della documentazione: 1877-2003
Contenuto:
L’archivio del Cotonificio Honegger è conservato da Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo a titolo di proprietà. Durante la fase di sopralluogo, presso gli stabili Honegger, è stato rilevato che parte della documentazione non è stata conservata, per questo motivo il fondo non è completo. Composto per la maggior parte da documentazione del personale e patrimoniale, l'inventario dedica delle sue sezioni alla gestione economico-finanziaria e alla produzione. In merito alla fondazione e all'amministrazione, i verbali e le vertenze rinvenute hanno trovato collocazione in sezioni dedicate, allo stesso modo, sono stati trattati i fascicoli contenenti materiale diverso, suddiviso per anni. Al fondo è collegato un subfondo dedicato alla famiglia e agli affari privati Honegger.
Relazione e revisione: Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Inventario: https://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/63708