Archivio storico
Gioachino Zopfi
Conservatore:
Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Produttore fondo: Gioachino Zopfi
Nel 1869 Gioachino Zopfi acquistò una vecchia filanda in Ranica e nel 1870 diede vita al primo stabilimento per la produzione del cotone. Nel 1881 venne costruito un reparto per la tessitura, e il 18 maggio 1889 venne costituita la società in nome collettivo Gioachino Zopfi tra lo stesso Zopfi, Jost Luchsinger, Alfredo e Pietro Tschudi, con un capitale sociale di £ 1.000.000.
Alla morte di Gioachino Zopfi, nel 1889, la società venne guidata dalla moglie Maria Aebli. Tra il 1904 e il 1911 il capitale sociale aumentò fino a £ 2.520.000. Nel 1921 la ditta venne trasformata in società anonima, con un capitale sociale di £ 12.000.000, mentre la sede trasferita a Milano. Nel 1946 la Gioachino Zopfi divenne società per azioni e il 29 aprile 1958 la sede sociale venne trasferita a Ranica.
Il 20 marzo 1981, con atto notaio Marinelli, il reparto filatura venne scorporato e tutte le attività furono apportate alla nuova consociata Filatura di Ranica SpA, con sede in via Zopfi 19 e con un capitale di £ 13 miliardi.
Consistenza: 4 metri lineari
Tipologia: inventario analitico
Estremi cronologici della documentazione: 1883-1990
Contenuto:
L'archivio della Società è costituito prevalentemente da registri, tra cui 52 inventari che coprono l'arco cronologico dal 1889 al 1928, 23 registri degli infortuni dal 1950 al 1986 e numerosi volumi riguardanti il trattamento economico del personale.
All'interno di ciascuna serie si trovano prima i registri della tessitura e poi della filatura poiché la documentazione superstite si riferisce soprattutto allo stabilimento di Bergamo, costruito per la tessitura.
Nell'archivio della Gioachino Zopfi si trovano anche un paio di registri e due bilanci della Filatura di Ranica SpA, che si è deciso lasciare in questo archivio in quanto quest'ultima è consociata della prima e perché il reparto della filatura era legato alla tessitura, e solo nel 1981 viene scorporato.
L’archivio è stato dichiarato di interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia.
Relazione e revisione: Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Inventario: https://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/48088