Archivio storico Lanificio Rudelli
Conservatore:
Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Produttore fondo: Lanificio Rudelli
Il Lanificio Rudelli, ditta individuale fondata da Paolo Rudelli, inizia l'attività di tessitura della lana già nel 1874 a Gandino in via Degli Opifici, sulla riva del torrente Romna, le cui acque a quel tempo erano indispensabili sia per gli usi di lavaggio/tintoria che per la produzione di forza motrice attraverso turbine idrauliche. La prima iscrizione al Registro ditte della Camera di Commercio di Bergamo risale al 1925.
All'atto dell'iscrizione alla Camera, al fondatore è già subentrato il figlio Giuseppe Rudelli, unico proprietario fino al 1947 quando, a partire dal primo gennaio 1948 viene affiancato dai tre figli, Paolo, Mario e Andrea.
Fin dal 1925, nello stabilimento di Gandino avviene l'intero ciclo lavorativo, dalla lana al prodotto finito.
Negli anni successivi l’offerta va sempre modificandosi per rispondere di volta in volta alle esigenze del mercato. Fino al 1903 infatti, l'azienda produce esclusivamente "flanelline" per abbigliamento. A partire dal 1904 e fino alla fine degli anni ’40, alla consolidata flanella per camiceria e pigiameria, viene affiancata la produzione di tessuti cardati per drapperia uomo mentre negli anni Cinquanta e fino alla fine agli anni ottanta, l’azienda si specializza nella realizzazione di flanelle scozzesi per camiceria sportiva. E’ a partire dal 1985, che le coperte divengono la produzione principale. In questa tipologia, l’offerta, attraverso un’attenta e continua ricerca stilistica, segue l’evolversi del mercato tessile, per cui alle coperte in lana, vengono affiancate anche quelle in filati pregiati come cashmere, pelo cammello e alpaca.
Entrambe le linee di produzione dell'azienda - quella sportiva e quella per la casa - vantano da sempre clienti illustri. Nel settore sportivo, con la flanella Sportinia sono state prodotte per più di un ventennio le famose camicie Carlo Mauri, Bailo e Think Pink mentre nel segmento arredocasa, coperte e plaids, oltre che presso il dettaglio specializzato, sono state distribuite da Frette, Rinascente e Ungaro.
La conduzione familiare, caratteristica dell'azienda, dal 1969 si arricchisce della collaborazione di uno dei nipoti, Tonino, figlio di Mario, che guiderà lo stabilimento dal 1987 al 2007. E’ in quest’ultimo anno che, nonostante l'alta qualità della produzione, peraltro ampiamente riconosciuta dai clienti, l'azienda entra in crisi causa la sempre maggiore preferenza dei consumatori finali verso articoli fortemente reclamizzati. La globalizzazione infine, e la mancata apertura verso nuovi mercati, hanno portato alla sofferta decisione della chiusura dopo oltre un secolo di attività.
Consistenza: 26 metri lineari
Tipologia: elenco di consistenza
Estremi cronologici della documentazione: 1898 - 2005
Contenuto:
L’archivio del Lanificio Rudelli dal 2018 è custodito presso i locali della Fondazione Famiglia Legler, a seguito di una donazione da parte di Tonino Rudelli, ultimo proprietario dell’azienda, che ha scelto di conservare adeguatamente e valorizzare il patrimonio documentale della sua storica azienda; prima di allora si trovava a Gandino presso gli uffici del lanificio, dismesso da una decina di anni. Oltre a documentazione contabile ed amministrativa degli ultimi anni conservata ai fini fiscali, il fondo è composto in massima parte da documentazione relativa alla produzione, campionari di tessuto e alcuni documenti storici.
Tonino Rudelli infine ha donato al Museo del tessile Martinelli Ginetto di Leffe una garzatrice Gessner di produzione austriaca, in forze al lanificio dall'anno 1932 e un’antica taglierina per campioni prodotta in Svizzera.
Relazione e revisione: Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo
Elenco di consistenza: Visualizza PDF